Come si Presenta
Il classico dolore di presentazione è localizzato:
Inguine
Regione glutea che può estendersi fino al ginocchio
Tipiche difficoltà sono rappresentate dalla rigidità mattutina al risveglio o ad allacciarsi le scarpe oltre alla zoppia e al dolore intenso tipico delle forme più avanzate e gravi.
Sintomi:
Dolore
Zoppia
Bruciore che si puo’ propagare al ginocchio
Rigidità e ridotta mobilità dell’articolazione
Senso di indolenzimento
Alterazione posturale con dolore riferito al rachide
In questi casi quando la vita quotidiana presenta una limitazione è necessario rivolgersi ad un chirurgo ortopedico specialista dell’anca.
Come viene classificata l’artrosi?
Primaria(spesso su base genetica ereditaria che può colpire anche i più giovani)
Secondaria a:
Esiti di fratture femorali o acetabolari;
Displasia evolutiva dell’anca;
Conflitto Femoro-Acetabolare (Vai a conflitto Femoro – Acetabolare);
Pazienti con patologie infiammatorie sistemiche che coinvolgono le articolazioni come l’artrite reumatoide;
Sovrappeso ed obesità;
Malattie dismetaboliche, morbo di Cushing, morbo di Perthes, malattia di Paget.
In cosa consiste la visita ortopedica?
Anamnesi.
Valutazione della deambulazione e di eventuali problemi posturali.
Valutazione della lunghezza degli arti o di eventuali deformità presenti.
Valutazione del tono muscolare e deficit di forza.
Che esami radiologici sono necessari?
Fondamentali sono una radiografia del bacino più assiale dell’anca interessata per una valutazione iniziale.Potranno essere richiesti successivamente una TAC o RMN dell’anca per uno studio più approfondito dell’articolazione oltre ad una radiografia del Rachide Lombo-sacrale tramite tecnologia EOS molto importante in pazienti con lombalgia cronica o già sottoposti a chirurgia del rachide per lo studio dei rapporti spino-pelvici(Hip-Spine syndrome).
Leggi la mia pubblicazione: https://mo-journal.com/posts/tha-instability-in-hip-spine-syndrome-surgical-implications-1647
Quali Terapie possono essere effettuate per ridurre la sintomatologia?
Certamente nel corso degli anni con l’evoluzione della diagnostica e delle conoscenze in campo medico il trattamento conservativo riveste sempre il primo e fondamentale approccio terapeutico.
Antidolorifici,riposo funzionale,cyclette,piscina,ginnastica e stretching muscolare.
Infiltrazioni ecoguidate di acido ialuronico ad alto peso molecolare.
Quando è necessario ricorrere ad un intervento chirurgico?
Quando il trattamento conservativo non riesce ad alleviare i sintomi e a migliorare la qualità di vita del paziente,diverse soluzioni potranno essere valutate in base al grado di usura dell’articolazione e all’età del paziente.
Medicina Rigenerativa (fattori di crescita piastrinici (PRP) e cellule mesenchimali di derivazione midollare e adiposa.
Artroscopia d’anca.
Protesi totale d’anca.
artrosi-anca
Quando è necessaria una Protesi d’anca?
Dolore e rigidità quotidiana che impediscono lo svolgimento dell’attività lavorativa e relazionale.
Zoppia.
Sensazione di bruciore con dolore “Urente” che coinvolge inguine,la regione glutea ed anteriore di coscia fino al ginocchio sia di giorno che durante la notte,a riposo o in azioni quotidiane come allacciarsi le scarpe,salire e scendere dalle scale o dall’automobile.
Scarso beneficio dopo trattamento conservativo ottimale.
Quali sono le fasi per l’intervento di protesi d’anca?
Visita con chirurgo ortopedico specialista dell’anca;
Visita anestesiologica dove si valutano eventuali comorbilità del paziente(immunodepressione,diabete,problemi cardio-vascolari e neurologici);
Planning preoperatorio tramite determinati software con radiografie calibrate e nei casi più severi con Tac che indirizzano sulla scelta dell’impianto protesico migliore da utilizzare in base alla forma e alla qualità dell’osso;
Intervento chirurgico;
Riabilitazione postoperatoria;